La lista definitiva delle NO GO ZONES a Parigi

La polemica sulle no go zones di Parigi è storia vecchia e stantia. Vi ricorderete che dopo gli attentati di gennaio Fox News aveva stilato una lista di quartieri parigini da evitare, Anne Hidalgo aveva querelato il canale americano e un sacco di gente era insorta a difesa dei quartieri “critici”. Polemica vecchia dicevamo. Ma quando si parla di sicurezza personale la prudenza non è mai troppa, dice. Per i nostri beneamati lettori abbiamo quindi pensato di stilare la lista definitiva delle no go zones della capitale.

Rupert Murdoch, leggi e impara!

Gli Champs Élysées e compagnia

Per gli amanti del brivido questa è la destinazione ideale. Provate ad uscire dalla metropolitana George V in un giorno di sole e capirete cosa significa: il rischio di finire calpestato dalle orde di turisti che vengono vomitati da enormi autobus neri sulle strade più care del mondo è dieci volte più alto che quello di farsi incornare a Pamplona.

L’Île Saint Louis

Al di là del fatto che nonostante la sorellina dell’Île de la Cité conti sì e no dieci strade io riesca a perdirmici ogni volta che ci metto piede, anche questo ameno luogo di visita nasconde dei pericoli. Non fatevi ingannare dal fascino dei suoi palazzi e dall’atmosfera d’altri tempi che vi si respira: si racconta di ignari turisti che hanno osato chiedere il prezzo di un caffé e sono stati colpiti da infarto una volta ricevuta la risposta.

Il Sedicesimo

In blocco: gli autoctoni sono famigerati per la loro ostilità naturale, e le fermate di metropolitana lontanissime tra di loro. Un’escursione nel Sedicesimo arrondissement (familiarmente detto chez-les-riches) è un’esperienza che richiede una certa preparazione fisica e morale. Soprattutto si consiglia un corso di training autogeno per sopravvivere allo sguardo di profondo disprezzo della signora di mezza età che porta a spasso il cane in tailleur Chanel e giro di perle. Ma soprattutto che diavolo volete andarci a fare nel sedicesimo???

Saint Germain des Prés

Il quartiere che pullula di studentesse di buona famiglia fatte come modelle svedesi, con addosso il corrispettivo di quattro affitti. Pure i bambini delle elementari sono vestiti meglio di voi, e parlano con quel fare manierato e quell’aria da sottuttoio che fa venire voglia di appenderli per le orecchie al lampadario. Persone completamente sane di mente, rimaste sedute per più di un’ora in uno dei bar del quartiere son dovute entrare in terapia dopo aver ascoltato le conversazioni pseudointellettuali dell’ennesimo sosia di Louis Garrel con i suoi amici germanopratini.

Questi sono i nostri consigli, qualunque testimonianza in merito sarà la benvenuta: quali sono i quartieri che evitate come la peste a Parigi?

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CHI SIAMO

Dal 2013, Italiani a Parigi.

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