Questione di abitudini 2

Se, come si disse nel nostro ultimo edito, le abitudini sono dure a morire, dall’altro lato è anche vero che ci si abitua (più o meno) a tutto e soprattutto noi che di acqua sotto i ponti della Senna ne abbiamo vista passare pure troppa alle volte ci portiamo in patria certi automatismi acquisiti in terra straniera e ci capita di assumere comportamenti che mettono in evidenza lo scarto tra noi e gli italiani “normali”, facendoci sembrare quanto meno un po’ strani.

Ecco alcune situazioni che potrebbero farti sentire un alieno in Italia:

– Quando, sprovvisto di contanti come sei uso tra le vie della metropoli transalpina, vorresti pagare con carta una media e un tramezzino al tonno.

– Quando qualcuno offre un giro.

– Quando ordini uno spritz e ti portano anche le olive e le patatine.

– Quando guardi lo scontrino e pensi che devono essersi dimenticati di segnare qualcosa.

– Quando dici che passerai a prendere qualcuno alle sette per essere al cinema alle otto il venerdì sera. Sai, la coda…

– Quando arrivi in orario.

– Quando vai a fare una passeggiata in campagna e ti sembra una cosa meravigliosa.

– Quando, in pieno giorno, aspetti l’autobus per più di un quarto d’ora e hai un flash di te che sbuffi nel veder lampeggiare un infastidente “07” sul tabellone della metro alle 23:30 di un lunedì qualsiasi.

– Quando ti ritrovi ad affrontare il favoloso mondo di Trenitalia e niente va come dovrebbe andare. Parti da Genova alle 12:20, il treno è in ritardo e perdi la coincidenza. A Milano Centrale fai venti minuti di coda per farti mettere un timbro che ti permetta di salire su un Freccia Bianca diverso da quello che avevi prenotato. Dopo un’ora di attesa sali sul Venezia Mestre, dove ti tocca stare in piedi, non c’è l’aria condizionata, tutti boccheggiano, ma nessuno si incazza. Tranne te.

– Quando uno ti lancia una sarda.

– Quando adotti la tua camminata parigina (sguardo fisso, posizione aerodinamica, 30 all’ora, un solo obiettivo) in via Pozzuolo, Basaldella (UD), che vojo di’…

– Quando conversi tranquillamente con un amico e poi hai uno spaventoso buco di almeno cinque secondi durante i quali cerchi di ricordarti come si dice “demenagiare” in italiano.

– Quando dici “disco duro”, tutti ridono e tu non capisci perché.

E voi? Quando vi sentite alieni in Italia?

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Dal 2013, Italiani a Parigi.

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