Verdena alla Bellevilloise, lunga vita al rock italiano

Per tutti quelli che come me temevano di perdersi le perle musicali del bel paese varcando le Alpi, la programmazione della settimana scorsa deve farci ricredere.

Si sono esibiti, nell’ordine, nelle sale parigine Max Gazzè, Paolo Benvegnù e per finire in bellezza i Verdena sabato 14 maggio alla Bellevilloise.

concerto verdena

Dopo l’uscita dei due album Endkadenz vol.1 e 2, e aver fatto sold out nelle ultime 9 date italiane, la band bergamasca approda a Parigi per la prima tappa del tour europeo che li porterà a Berlino e Londra passando per il Lussemburgo.

“Ci aspettiamo di trovare molti italiani, sicuramente, visto che ormai l’emigrazione è salita a manetta – dice con un pizzico di malcelata amarezza Alberto Ferreri alla vigilia del concerto – Purtroppo. Poi si spera che la cosa attiri anche qualche appassionato locale. Certo, abbiamo meno entusiasmo, magari ci sarebbe piaciuto di più suonare come spalla a un gruppo francese o inglese e avere così un pubblico un po’ diverso. Così dà un po’ meno soddisfazione, anche se abbiamo più gente che viene a sentirci a Londra che a Bergamo”.

Nonostante la dichiarazione non proprio esaltante del leader dei Verdena, il trio regala al loro pubblico un concerto davvero intenso aprendo con “Derek” canzone tratta dell’album Endkadenz vol.1 del 2015 di cui anche i ritardatari (primo concerto iniziato per davvero all’orario indicato sul biglietto) hanno potuto apprezzare il ritmo sincopato e dirompente della batteria d Luca Ferrari e del basso di Roberta Sammarelli.

Le sonorità rock hanno fatto ballare, saltare e pogare il pubblico della Bellevilloise, ovviamente quasi unicamente italiano per non deludere Alberto, per più di un’ora e mezza.

verdena scaletta concerto bellevilloise

La band in più di vent’anni e otto dischi ha saputo sempre rigenerarsi, sperimentare e evolvere arrivando a buon diritto ad essere considerata una delle migliori band italiane. La scelta dei brani proposti ne è la prova lampante giacché propone oltre ai due ultimi dischi una serie di canzoni che ripercorrono le tappe nell’evoluzione stilistica dei Verdena come Valvonauta ( Verdena 1999), Luna ( il Suicidio dei Samurai, 2004), Muori Delay ( Requiem 2007), Lui Gareggia ( WOW 2011).

Se non avete potuto esserci ecco per voi direttamente dal palco la scaletta del concerto, per non perdervi questo viaggio musicale nel rock italiano con i Verdena:

foto verdena

CHI SIAMO

Dal 2013, Italiani a Parigi.

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