Perché visitare la Bourse de Commerce Fondation Pinault

Succede anche a voi di pensare che Parigi la conoscete proprio come le vostre tasche? Che questa città non ha più segreti per voi? Come i giardini nascosti del Marais, il Musée Jacquemart-André, la Pagoda di Parigi oppure i giardini giapponesi? Perché, se c’è una cosa che ho imparato abitando a Parigi, è proprio che Parigi non la si finisce mai di scoprire. E la Bourse de Commerce Fondation Pinault è una di quelle chicche parigine, capaci di lasciarci a bocca aperta.

Non potete perdere questo luogo se…

Se siete tra quelle persone che non si lasciano intimidire dalla concettualità nascosta dietro le opere d’arte contemporanea.

Se siete tra coloro che amano visitare musei, gallerie e fondazioni, questo luogo non può mancare alla vostra collezione personale di luoghi culturali in città.

Se siete tra le tante persone avide di novità, che abitano una città o di passaggio – poco importa!- innamorati delle sorprese perenni che la Ville Lumière offre, allora avete trovato la prossima mete dei vostri bighellonaggi culturali: la Bourse du Commerce Fondation Pinault è un luogo da assaporare con calma.

esterno bourse du commerce

 

Due o tre cose da sapere

Se non avete mai sentito parlare della Bourse de Commerce Fondation Pinault è normale. Io non mi ero mai accorta che dietro il cantiere monumentale della ricostruzione del Forum Les Halles (alzi la mano chi ricorda com’era prima la zona!) si celasse un monumento storico. Per qualche strana ragione, la mia attenzione si è sempre fermata a metà del giardino, in linea d’aria tra la carcassa della Samaritaine e la sinuosità della facciata della chiesa di Saint-Eustache. Eppure, solo di recente, alzando lo sguardo e lasciandolo correre (banalmente!) verso il fondo, ho scoperto lei, la rotondissima Bourse de Commerce.

Un nuovo luogo, nascosto sotto il mio naso? Impossibile non metterci piede.

E la sua storia ha un che di avvincente perché si basa sull’incontro casuale, per dirlo alla Man Ray, tra un luogo dimenticato ed un collezionista d’arte. Già, perché la Bourse de Commerce è stato uno di quei numerosi monumenti abbandonati, finché nel 2017 un collezionista, François Pinault ha deciso di restaurarlo, sublimandone le forme, per accogliere la collezione di opere d’arte contemporanea cui lavora da oltre cinquant’anni. Sebbene i lavori siano terminati pochi giorni prima della pandemia, il dado era tratto. Alla città è stato consegnato un nuovo luogo d’arte, rimasto senza visitatori per un tempo, ahimé, troppo lungo.

Oggi la Bourse du Commerce Fondation Pinault si presenta come un insieme di 10 stanze espositive, di uno studio e di un auditorium.

 

Entriamo?

Un luogo così bello e particolare non è sfuggito agli instagramers. Spremendo un po’ le meningi vi tornerà in mente di aver visto la foto del pezzo forte della Bourse de Commerce Fondation Pinault. Si tratta di un salone circolare, sormontato da una cupola di vetro, con un irrorato da una luce naturale sorprendente, neanche fosse una cattedrale gotica. Eppure, ci ricorda subito che siamo a Parigi, come il grande tetto di vetro del Grand Palais.

Al suo interno, le opere, sebbene le collezioni cambino frequentemente, sono scelte accuratamente per immergersi dentro queste curve sinuose. Il contenitore, altrettanto se non più, sorprendente del contenuto, è lui stesso un’opera da ammirare. Vetro in cima, affreschi che raccontano del passato del paese sulla base della cupola, ed infine un’architettura quasi minimalista, nuda, che accoglie le opere. E delle opere che sposano lo spazio, lo riempono.

 

interno salone tondo bourse du commerce

Sotto terra, lo studio. Una stanza espositiva molto piccola e buia. Ci si arriva costeggiando l’auditorium. E qui si ha l’impressione di essere catapultati altrove, l’atmosfera cambia completamente: le fondamenta della Bourse du Commerce Fondation Pinault incarnano l’idea stessa del minimalismo. Forme essenziali, cemento, vetro. Elementi che, se pronunciati velocemente, sembrano quasi una formula magica.

Un giro in ascensore e via al terzo piano. Terzo? Senza passare dal primo? Stentate a credere di non giocare al Monopoli, vero? Direzione terzo piano per accedere ad una serie di ambienti en enfilade che ruotano attorno alla pièce principale. Una successione di universi, di opere, di artisti. Alcune interattive. Quindi se avete penne in borsa o in giacca, non siate timidi, lasciate pure una traccia del vostro passaggio. È l’artista a volerlo… E non dimenticate di sbirciare fuori dalla finestre! La vista dall’alto del cuore di Parigi ha un che di impagabile.

interno stanze espositive bourse du commerce

dettaglio opera d'arte bourse du commerce

Aprite pure le porte finestre, raggiungete senza indugio né timidezza, il ballatoio di cemento che si affaccia sul basamento della cupola. Gli affreschi sono cosÌ vicini da sembrare, a tratti, vivi. Lo spazio si riempie di luce ed il soffitto si avvicina. E poi, giù, c’è il grande vuoto. E la prospettiva dall’alto sulle opere. Un sogno? Forse. Dipende dalla vostra capacità di immaginazione.

dettaglio interno bourse du commerce

 

Tips

Lo avrete capito, la Bourse de Commerce Fondation Pinault è uno di quei luoghi che potrebbe essere sempre diverso ad ogni visita. Un po’ come il Pompidou, quando lo si visita ad intervalli lunghi. Il luogo è lo stesso, ma la collezione che lo abita lo rende cangiante. E questo lo fa apparire nuovo ai nostri occhi.

Se desiderate godere della bellezza del luogo più e più volte sappiate che il biglietto d’ingresso costa 14 euro per gli adulti, che sotto i 18 anni è gratuito, e che per gli studenti sotto i 26 anni il costo è di 10 euro. La biglietteria è esterna, quindi è opportuno essere muniti di biglietto per accedere alla Bourse du Commerce Fondation Pinault. Se non avete fretta, andate dall’8 febbraio, l’attuale esposizione in corso, non vi consentirà di accedere al piano superiore perché in allestimento per la mostra che aprirà le porte proprio l’8 febbraio. Ma se voleste visitarlo gratuitamente occorre tenere a mente che ogni primo sabato del mese l’accesso tra le 17h e le 21h è gratuito (su prenotazione!).

 

L’ultimo piano

Se state immaginando un rooftop siete fuori strada. All’ultimo piano dell’edificio si trova un ristorante gourmet con vista panoramica su Parigi. Se la sera i prezzi sono degni di un tale posto, a pranzo dei menù da tre, cinque o sette portate sono proposti a prezzo fisso. Si tratta di percorsi gastronomici, pensati dagli chefs Bras che dirigono il ristorante. Sicuramente, il prezzo non è economico, ma tra vista e concept, non si può che vivere un’esperienza che, oltre la vista e il nostro stesso corpo, coinvolge anche le papille gustative.

Decisamente più abbordabili les petites faims, per chi volesse concedersi una merenda dolce o salata, o entrambe, al di fuori degli orari del pranzo.

CHI SIAMO

Dal 2013, Italiani a Parigi.

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