Un manga parigino

Che cosa succede se un giovane mangaka giapponese arriva a Parigi per fare l’assistente disegnatore di fumetti?

Primo: che scopre che in Francia non esistono gli assistenti disegnatori!
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Secondo: che trova un lavoretto in un’épicerie specializzata in prodotti nipponici e si trasferisce a vivere in una chambre de bonne al sesto piano senza ascensore.

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Terzo: che inizia a scoprire e ad annotare (a fumetti, beninteso!) tutto quello che incontra nella sua quotidianità parigina, con uno sguardo insieme ironico ed incantato. Così nasce questo manga occidentalizzante (si legge da sinistra a destra come i fumetti europei), che racconta un anno a Parigi dal punto di vista dell’autore, J.P. Nishi (pseudonimo di Nishimura Taku). Lo sguardo penetrante del fumettista si appunta su abitudini, usi e costumi totalmente naturali per un parigino e decisamente bizzarri per il giovane giapponese. Il libro, pur raccontando una storia in ordine cronologico è diviso in capitoli tematici, il che lo rende godibile anche da sfogliare. Pagina dopo pagina il lettore segue il protagonista nelle quotidiane traversie della vita parigina, alla scoperta di piccole inezie che attirano l’attenzione del giapponese quanto le grandi differenze culturali (se non di più). Per avere qualche esempio basta leggere i titoli dei capitoletti tematici: le collere dei francesi; il mercato delle pulci; l’abitudine della bise; la pausa-pranzo a Parigi; la vita al sesto piano; i capelli delle ragazze nere; perché i francesi dormono nudi…

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Il racconto è sempre leggero e rispettoso, ironico e – soprattutto – autoironico, Nishi raccoglie, riproduce, si interroga senza mai giudicare. E se certi aspetti della vita parigina non stupiranno noi lettori occidentali, è pur sempre vero che certe piccole abitudini che lasciano a metà tra l’interdetto e l’imbarazzato il nostro eroe hanno lasciato un po’ interdetti e imbarazzati anche noi “cugini” d’oltralpe appena sbarcati a Parigi. Chi infatti, non ci ha messo un po’ ad abituarsi ai baci sulle guance al posto del più classico bonjour? E quanto ci è voluto per capire il senso dei diversi sbuffi che costellano la conversazione con un parigino?

A nous deux, Paris! è un diario che, raccogliendo tutte le annotazioni di uno straniero che vive a Parigi, ci rimette davanti agli occhi come li vedessimo per la prima volta tanti piccoli aspetti della vita quotidiana in questa grande capitale. E lo fa con quell’ironia bonaria e quella curiosità poetica di cui sono maestri i giapponesi.


 

 

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CHI SIAMO

Dal 2013, Italiani a Parigi.

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