Avete pre-iscritto vostro figlio all’asilo nido ancor prima di averlo concepito e atteso con ansia le graduatorie del vostro comune per l’assegnazione dei posti, ma niente, il responso è categorico: il bebè non sarà mai accolto nell’agognata istituzione le cui strutture tanto scarseggiano nelle grandi città, ma anche altrove. Che fare allora? Chiedere ai vostri genitori di venire dalla lontana Ciociaria o dalla profonda pianura padana per evitare un abbandono di minore? Lasciare il lavoro per vivere d’amour et d’eau fraîche? Oppure cacciare di casa il partner per sposare un ereditiere? Ecco, per evitare tutte queste drammatiche conseguenze, l’opzione assistante maternelle si impone.
Difficile tradurre il concetto in italiano: tata? Babysitter? Il tedesco tages Mütter?
Alternativa francese più comune alla crèche, l’assistante maternelle è una persona che si occupa della cura e dell’educazione dei bambini di età compresa fra i 2 mesi e mezzo e i 3 anni, insomma prima della scuola materna. A differenza della babysitter, o nounou che dir si voglia, che esercita a casa della famiglia e non ha certificazioni particolari, l’assistante maternelle accoglie i pargoli a casa propria o in una MAM (maison d’assistantes maternelles) e, per essere riconosciuta tale, deve avere una licenza, in francese agrément. Tale licenza è rilasciata da un apposito servizio dipartimentale a seguito di una formazione e per una durata di 5 anni rinnovabili. Ogni assistante maternelle, secondo le caratteristiche della propria abitazione e della propria esperienza, può accogliere tra uno e quattro bambini. Ma come funziona concretamente per i genitori che scelgono di affidare il proprio figlio a un’assistante maternelle?
La scelta dell’assistante maternelle
Dove cercare?
Per prima cosa bisogna rivolgersi al servizio comunale predisposto alla gestione delle assistantes maternelles. A Parigi ogni arrondissement ha il suo SAMF (service d’agrément et d’accompagnement des assistant·e·s maternel·le·s et familiaux·ales), che bisogna contattare per essere convocati a una riunione informativa e ricevere un documento con la lista delle assistantes maternelles disponibili nel proprio settore. Di fronte a cotanta abbondanza di caselle Excel, però, è facile sentirsi perduti, allora ecco quali sono i parametri da considerare per poter fare una prima scrematura e selezionare chi contattare per un colloquio.
- L’indirizzo
Se firmate il contratto in settembre e le belle giornate vi inducono a credere che quei 15 minuti a piedi ogni giorno prima di andare al lavoro non potranno che farvi bene, vi assicuro che non penserete la stessa cosa al freddo e al gelo di gennaio. Allora il primo consiglio è quello di cercare fra le assistantes maternelles più vicine a casa. Ma veramente vicine a casa!
- Orari, tipo di contratto ed eventuali vincoli
Spesso la lista contiene anche alcune altre specificazioni. Alcune assistantes maternelles, per esempio, cercano tassativamente un contratto di 45 ore settimanali, altre invece non lavorano il mercoledì o durante le vacances scolaires, altre cercano soltanto un contratto part-time. In alcuni casi, l’assistante maternelle, che ha magari già in casa altri bambini, ne cerca un altro con caratteristiche specifiche, per esempio che sappia già camminare. Leggete bene tutte queste informazioni per non perdere tempo e contattare soltanto le persone che hanno esigenze in sintonia con le vostre. Magari cercate di farvi una chiacchierata al telefono per evitare di fissare un colloquio per niente.
E durante il colloquio che cosa chiedo?
Il ritmo quotidiano dei pargoli affidati a un’assistante maternelle in genere prevede una passeggiata al parco mattutina, con eventuale siesta in passeggino per i più piccoli e giochi per i più grandi, pranzo a mezzogiorno e poi di nuovo pisolino nel pomeriggio. Tuttavia, in base alle abitudini, alcune assistantes maternelles amano fare lunghe camminate, mentre altre non mettono il naso fuori alla prima goccia di pioggia, alcune vanno spesso in biblioteca, mentre altre non hanno nemmeno un libro a casa, certe hanno previsto una cassa di giochi per bambini e una per bambine, mentre altre non fanno differenze di genere, per alcune la motricità libera è religione, mentre altre lasciano tranquillamente i bimbi più piccoli nel transat, talune possono accettare di seguirvi nell’autosvezzamento, mentre altre preferiranno le meno stressanti pappette, certe scrivono un diario in cui annotano anche quanti fusilli ha mangiato oggi il vostro bambino, mentre da altre saprete a malapena se ha ben dormito oppure no. Insomma, non tutte le assistantes maternelles sono uguali, come non sono tutti uguali i genitori e la cosa più importante è essere quanto più possibile in sintonia e soprattutto sentire di potersi fidare. Allora non esitate a fare tutte le domande che volete. Osservate con attenzione l’ambiente che vi circonda e fatevi mostrare la camera in cui dormiranno i bimbi. Infine, non dimenticate di accordarvi sui pasti. Alcune assistantes maternelles preferiscono prepararli in prima persona (sotto compenso, ma questo lo vedremo dopo), mentre altre accettano che siano forniti dai genitori.
Quanto costa?
Il costo è fissato da contratto a seguito di un accordo fra l’assistante maternelle e i genitori, anche se in realtà è quasi sempre la prima a proporre le sue tariffe. La paga oraria non può essere inferiore a 3,17 € lordi, ma in generale la media è di 4 € e può spingersi anche oltre i 5 €. A questa remunerazione di base bisogna aggiungere l’indeminité d’entretien, che serve a compensare le spese anticipate dall’assistante maternelle per il materiale di puericultura, i giochi e i costi generali della casa (elettricità, cura e pulizia dell’ambiente, ecc.). Non include i pannolini, che devono essere forniti dalla famiglia. Il suo ammontare non può essere inferiore a 3,55 € per una giornata di 9 ore, ma anch’esso è fissato da contratto previo accordo tra le parti. Se l’assistante maternelle fornisce i pasti, anche il loro costo, liberamente definito tra le parti e fissato da contratto, è da aggiungersi allo stipendio finale. Infine, se l’assistante maternelle è portata a utilizzare l’auto per il trasporto dei bambini, è prevista anche un’indemnité kilométrique.
Attenzione: tutte queste indennità sono previste soltanto per i giorni in cui l’infante è stato effettivamente affidato all’assistante maternelle e non, per esempio, quando è stato a casa con la varicella.
In generale, al momento della stipula del contratto, si calcola insieme l’ammontare del cosiddetto salaire annualisé, cioè prendendo in considerazione tutte le ore di lavoro e le ferie previste su 12 mesi e facendo una media mensile. Il vantaggio è che poi è più facile di volta in volta fare i calcoli: ogni mese basterà aggiungere a tale salaire annualisé le indennità previste per il mese appena trascorso.
Ci sono degli aiuti?
Sì, ci sono degli aiuti, che variano in base al reddito della famiglia. Se volete farvi quattro conti, sul sito della Caf avete la possibilità di effettuare una simulazione al termine della quale saprete se avete diritto o meno a un’allocation de base per la PAJE (Prestation d’accueil du jeune enfant). E anche se non ne avete diritto, sicuramente vi spetta almeno il CMG (Complément de libre choix du mode de garde), che non è elargito in base al reddito e ammonta a 178 € al mese, e siete esentati dal pagamento dei contributi, che sono versati all’assistante maternelle direttamente dalla Caf attraverso il servizio Pajemploi dell’URSSAF.
Ma che cos’è il servizio Pajemploi dell’URSSAF?
Eh… questo è un altro paio di maniche… pajemploi.urssaf.fr è il portale attraverso il quale dovete dichiarare ogni mese lo stipendio versato a quella che ormai è diventata la vostra dipendente. Gli accessi al sito sono forniti dalla Caf. La prima tappa dunque sarà creare un conto sul sito della Caf (se non ne avete già uno) e da lì effettuare una domanda di PAJE (Prestation d’accueil du jeune enfant). Una volta convalidata la vostra richiesta, la Caf vi manderà il nome utente e la password per accedere al sito di Pajemploi.
Sul portale troverete il vostro conto personale con tutte le varie voci per la gestione dei vostri “dipendenti” e anche una homepage piena di informazioni che offrono le risposte a quasi tutte le vostre domande.
Ultima cosa da sapere: il servizio Pajemploi+, per il quale potete optare previo accordo dell’assistante maternelle, vi consente di delegare a Pajemploi il pagamento dello stipendio. In altre parole, ogni mese dichiarate l’importo on line e il servizio effettua automaticamente il versamento sul conto della dipendente senza che voi dobbiate anticipare il costo degli aiuti ai quali avete diritto. Se invece non optate per questa possibilità, è la Caf a versare a voi l’ammontare degli aiuti previsti qualche giorno dopo la dichiarazione on line.
In conclusione, se vi sembra tutto troppo complicato… be’, lo è! Ma non disperate. Anche se ufficialmente siete voi i “datori di lavoro”, in realtà le assistantes maternelles conoscono tutte queste scartoffie molto meglio di voi, perciò non esitate a chiedere loro aiuto in caso di dubbi. E in bocca al lupo!