Gloria Liccioli

Fiorentina d’origine e al momento parigina (domani chi può saperlo?), giornalista (con fortune alterne) è laureata in filosofia politica e in storia contemporanea, il che probabilmente spiega le sue difficoltà nel pagare le bollette. Di Parigi ama la multietnicità e l’enorme scelta di ristoranti, oltre agli aperitivi. E odia quasi tutto il resto.

La nostra selezione di ristoranti cinesi

I ristoranti cinesi, generalmente, sono più dei non-luoghi che dei veri e propri ristoranti. Tutti invariabilmente identici tra loro, fungono da oasi del mangiar-tanto-spendendo-poco nel panorama parigino popolato da insalate a quindici euro, burger a venti, pizzerie di dubbio gusto e pesce crudo come se piovesse. Un cinese, con i suoi untissimi nems, gli involtini […]

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Parigi fa ancora sognare?

I’ve been to Paris France and I’ve been to Paris Paramount. Paris Paramount is better. (Ernst Lubitsch) Ogni città è fatta di pietre, strade, case e monumenti, ma anche di atmosfere, immagini, racconti, canzoni… Forse Parigi è la città che più al mondo porta su di sé un carico enorme di riferimenti letterari, cinematografici, musicali. Tutti

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Cercare lavoro in Francia #1 La lettera di motivazione: due o tre cose che so di lei

La lettera di motivazione: due o tre cose che so di lei Siete arrivati a Parigi con la vostra valigia, il vostro curriculum tradotto alla meno peggio in francese e tanta speranza nel cuore. Alle spalle una brillante carriera accademica e magari qualche esperienza nel vostro settore: vi sembra che non manchi niente per lanciarsi

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Il Musée de l’histoire de l’immigration

Il Musée de l’histoire de l’immigration ha aperto i battenti nel 2007, anche se in realtà la sua storia inizia molto prima… 1931, Parigi. La capitale si prepara a ospitare l’Exposition Coloniale, simbolo di una Francia all’apogeo della sua potenza coloniale: immenso spettacolo popolare, l’esposizione si estende su più di 1200 metri di larghezza, ed

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Pronti per l’inverno?

Sta arrivando l’inverno. E l’inverno parigino (lo sa chi abita qui da qualche anno) non è cosa da affrontare alla leggera. Novembre a Parigi non è la stagione romantica delle castagne, della cioccolata calda e delle passeggiate mano nella mano con sciarpa e cappello guardando le vetrine in attesa di Natale. Il novembre parigino è

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Acido Solforico, Amélie Nothomb

Nota: Questa recensione risale ad alcuni mesi fa. Mi permetto di riproporla su questo sito perché l’autrice, Amélie Nothomb è di quelle che non si possono evitare sugli scaffali delle librerie a Parigi. Dopo Acido solforico ho letto altri romanzi della scrittrice belga, che hanno leggermente mitigato la cattiva impressione iniziale. Ciononostante molte delle critiche

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Su e giù sulla RER B, ovvero come (non) imparai a restare zen sul peggiore trasporto pubblico del sistema solare

Prologo Supponiamo che spinti da una qualsivoglia ragione abbiate deciso di venire a vivere a Parigi. Appena arrivati vi installate in un ostello, in un foyer o dal solito cugino di terzo grado che vi ha preceduti nella capitale francese. La prima urgenza (perché di urgenza si tratta) è quella di trovare una casa, una

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Un manga parigino

Che cosa succede se un giovane mangaka giapponese arriva a Parigi per fare l’assistente disegnatore di fumetti? Primo: che scopre che in Francia non esistono gli assistenti disegnatori! Secondo: che trova un lavoretto in un’épicerie specializzata in prodotti nipponici e si trasferisce a vivere in una chambre de bonne al sesto piano senza ascensore. Terzo:

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Il paradiso degli orchi, ovvero Belleville raccontata da Pennac

Per me, scrivere una recensione sul Paradiso degli orchi è come parlare di un amico d’infanzia di cui siamo un po’ innamorate, che vorremmo mostrare a tutti ma del quale al tempo stesso siamo gelose. Ricordo precisamente il piacere provato nel leggerlo per la prima volta, più di dieci anni fa, e la gioia ancora

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CHI SIAMO

Dal 2013, Italiani a Parigi.

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