Siamo onesti, quando si pensa all’arrivo di un figlio, i dubbi si moltiplicano costantemente. Dovrò cambiare casa? Parigi è una città poussettes friendly? Avrò bisogno di un pediatra italiano? Dovrò mettere in sicurezza casa? Quale ospedale scegliere?
Qualora decidiate di accogliere il vostro bébé in Francia, ai numerosi quesiti si aggiungerà quello fatidico della paperasse amministrativa. Ecco come dichiarare la nascita di un figlio al Consolato Generale d’Italie a Parigi.
Il primo step: l’iscrizione all’Aire
Ogni italiano che risiede per più di sei mesi all’estero dovrebbe iscriversi all’AIRE. Questo è quanto prevede la legge italiana. Tuttavia sono numerosi i connazionali che esitano all’idea di iscriversi. I motivi sono diversi, ma il comune denominatore è spesso il contesto di precarietà. A volte si pensa di fermarsi il tempo di uno stage, di un CDD o di un anno di corso all’università e alla fine del periodo ci si accorge di voler rimanere.
L’iscrizione all’AIRE permette a noi italiani, residenti in Francia, di poter votare e usufruire dei servizi consolari. Fondamentali quando, per esempio, occorre dichiarare la nascita di un figlio.
In questo caso, il prerequisito fondamentale sarà l’iscrizione all’AIRE del genitore di nazionalità italiana.
Il secondo step: il riconoscimento anticipato congiunto
La burocrazia italiana, contrariamente a quella francese, non richiede ai padri di riconoscere i propri figli prima della loro nascita. Questa dichiarazione non solo salvaguarda il bébé qualora il padre venisse a mancare anzitempo, ma facilita la dichiarazione presso il comune, una volta nato.
Una volta superato il fatidico terzo mese di gravidanza, ovvero quando la gravidanza viene legalmente riconosciuta dallo stato in quanto tale, i genitori potranno recarsi insieme presso la propria mairie di residenza, al servizio d’état civil, dove poter fare la dichiarazione di riconoscimento anticipato congiunto.
Questo documento permetterà al secondo genitore, una volta nato il bébé, e dunque in possesso della dichiarazione di nascita, rilasciata dall’ospedale, di registrare il proprio figlio presso la mairie dell’arrondissement o del comune in cui si trova l’ospedale.
Per poter dichiarare la nascita di un figlio al Consolato, qualora i genitori non siano sposati, questo documento verrà ugualmente richiesto.Piccola astuzia: richiedetelo in duplice copia.
Il terzo step: come dichiarare la nascita di un figlio
Una volta nato il tanto atteso bébé, inizia l’incubo della paperasse. Eh sì, perché, se desiderate che questi acquisisca la nazionalità italiana occorrerà rivolgersi al Consolato.
Dovrete dunque fornire i seguenti documenti:
- il modulo di richiesta compilato dai genitori
- la fotocopia delle carte d’identità dei genitori
- un giustificativo di domicilio (ovvero una bolletta su cui appare il nome di uno dei due genitori o di entrambi)
- la versione originale dell’atto di nascita (formato plurilingue, solo per coppie sposate!)
A complicare le cose, potrebbe essere lo stato civile dei genitori. Ovvero, se la coppia è sposata, i documenti da trasmettere sono quelli sopra elencati. Ma, qualora i genitori fossero conviventi o pacsati, la lista dei documenti si allunga:
- l’originale dell’atto di nascita integrale dovrà essere unicamente in francese, ma corredato della sua traduzione asseverata (a vostre spese!)
- l’originale del riconoscimento anticipato congiunto, corredato della sua traduzione asseverata (sempre a vostre spese!)
- Qualora non abbiate optato per un riconoscimento anticipato congiunto, ma i genitori abbiano riconosciuto separatamente il bébé, occorrerà non solo presentare gli originali dei documenti, con relativa traduzione asseverata, ma dovrete anche avvisare il servizio dello stato civile del Consolato via mail.
Una volta inviati tutti questi documenti e trascritta la nascita sul registro degli italiani all’estero, ce l’avrete fatta. L’incubo del dichiarare la nascita di vostro figlio sarà terminato, perché un mese dopo aver fatto richiesta, il bébé potrà ottenere il suo primo documento d’identità, il passaporto.
Due opzioni per dichiarare la nascita di un figlio
Nell’epoca antecedente al Covid, dichiarare la nascita di un figlio prevedeva un appuntamento in Consolato. Questo, in teoria, avrebbe dovuto avere luogo circa un mese prima dell’appuntamento per la richiesta del passaporto. Questo appuntamento fisico prevede la presenza del neonato e di entrambi i genitori.
La pandemia ha modificato tante procedure, tra cui la richiesta di trascrizione della nascita. Infatti, è possibile dichiarare la nascita di un figlio a distanza, inviando i documenti via posta, senza doversi necessariamente recare sul posto.
Nel caso di una coppia di genitori italiani, provenienti da due città diverse, il bébé viene trascritto sul registro del comune italiano di ultima residenza della madre. Qualora, per comprovate ragioni (per esempio: i viaggi più frequenti presso la famiglia paterna), voleste trascriverlo presso il comune del padre, sarà opportuno farne richiesta via lettera o in sede di appuntamento.
Adesso che la procedura per dichiarare la nascita di un figlio non ha più segreti per voi, non resta che augurarvi in bocca al lupo per la richiesta del suo primo passaporto!
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