Nel terzo millennio nella lotta quotidiana tra il bene e il male, nella combriccola delle bande dei supercattivi è entrata in pompa magna come nemica delle piccole aziende la grande distribuzione, o meglio i supermercati. Tanto utili quando devi comprare lo scottex, tanto meschini quando si tratta di piccoli produttori. Per fare un’analisi piuttosto concisa, e per niente esaustiva, possiamo dire che se sei un coltivatore di patate la grande distribuzione è il male. Tanti intermediari tra il produttore e la vendita al dettaglio fanno si che il supermercatone di turno domandi sempre un abbassamento di profitto da parte del produttore, in cambio della tanto agognata visibilità. Questo implica che molti agricoltori, o piccole aziende, riducano i margini talmente tanto da iniziare a vendere quasi in perdita. E noi tutti sappiamo che le multinazionali non devono vincere, perché le uova del contadino vengono da galline più felici!
A Parigi il problema della gallina felice si traduce spesso in gallina cara. Non tutti possono permettersi di andare a comprare alla nuova maison Plisson dove una mozzarella costa 15€ e un piccione 27€, e allora come comprare in maniera più sostenibile, senza liquidare tutto lo smic e allo stesso tempo aiutando i produttori locali? La risposta è La Ruche qui dit Oui!
Vi spiego che cos’è: nel vostro quartiere qualcuno ha sicuramente aperto una Ruche, (ma potete farlo anche voi), e ha raggruppato una rete di amici, vicini o sconosciuti che vogliono fare le frittate buone. Tutto grazie al sito internet laruchequiditoui.fr. La Ruche è un contatto diretto tra il produttore e il consumatore finale. Se decidete di entrare anche voi a far parte della Ruche potete iniziare a ordinare on-line. Quando avrete finito di scegliere quante ciliegie o panetti di burro vi servono per la crostata passate la comanda, alla fine il giorno stabilito vi presentate dove la Ruche ha luogo per ritirare il vostro ordine e per incontrare il produttore.
Qui c’è pure un video che vi spiega tutto:
La Ruche qui dit oui non è forzatamente la maniera più economica di fare la spesa, ma è sicuramente più etica. I produttori sono tutti della regione e i prezzi sono più o meno in linea con quelli del supermercato, ma almeno in questo caso saprete che l’agricoltore, o l’allevatore di turno non verrà pagato una miseria, e che le sue galline possono continuare ad essere felici! Ah! Ed è pure Bio!
È una rete che esiste in tutto il mondo, (e in maniera ridotta anche in Italia!), ma che potete aiutare a far crescere, e intanto avrete trovato dove comprare le uova del contadino per fare la frittata.
I commenti sono chiusi.