Ci eravamo lamentati del freddo, d’accordo, ci eravamo lagnati per il grigiore, avevamo pianto tutte le lacrime che avevamo in corpo al pensiero dei nostri amici che in Italia già stavano andando a fare il bagno, mentre noi qui ci chiedevamo se indossare la giacca blu o il cappotto marrone. Et ben, voilà, eccola finalmente l’estate che agognavamo, i rivoli di sudore sulla fronte, le ascelle pezzate, i parchi presi d’assalto. E per amor di coerenza nemmeno la soddisfazione di poter brontolare parole di vacuo dissenso. Come assetati nel deserto, l’unica cosa che resta da fare è partire alla ricerca di acqua.
A Parigi même, la soluzione più immediata e meno costosa sono le piscine comunali. Prezzi modici, riduzioni, abbonamenti, vicinanza geografica rendono il servizio oltremodo appetibile per i parigini di tutte le età, soprattutto quando alla baignade si può associare la bronzette. Inutile dunque dire che con questo caldo e questo sole le piscine scoperte o provviste di solarium esterno sono accessibili quanto il Dalai Lama. Però, se il vostro emploi du temps vi permette di azzardare la missione in orari di scarsa frequentazione oppure un’ora di coda sotto il sole non vi fa paura, ecco le migliori:
Piscine de la Butte aux Cailles
Se nel bacino esterno e nel solarium farete probabilmente fatica a trovare un angolo in cui sguazzare e piazzare il vostro asciugamano, nel molto meno ambito bacino interno potrete prendervi una pausa dalla folla.
Affiancata a una palestra e a una pista di pattinaggio, la Pailleron è una delle piscine più incredibili della capitale. Con pochi spiccioli, avrete a disposizione un bacino sportivo in cui nuotare, una vasca più calda in cui sguazzare e lasciarvi massaggiare da fontane d’acqua e jacuzzi e un giardino esterno per abbronzarsi al sole o gongolarsi all’ombra di un alberello. L’unico problema è la coda all’ingresso. Se avete un abbonamento, l’entrata è prioritaria.
Una piscina scoperta su una péniche vista Senna. Che dire di più? Attenzione però, il biglietto di ingresso è un po’ più caro d’estate: 5 euro e possibilità di restare non più di due ore.
Ad ogni modo, se avete una giornata di tempo e siete disposti ad affrontare la RER pur di conquistarvi l’agognato diritto a un angolo di natura e a una pozza d’acqua, in Ile de France esistono almeno una decina di bases de loisirs, ovvero luoghi provvisti di prati e/o boschi e un bacino acquatico abbastanza grande per praticare sport come la canoa, la vela, il surf o il catamarano. Alcune sono anche attrezzate con altri campi sportivi, come tennis, calcio o beach volley.
Insomma, non sarà il mare, ma forse ce la possiamo fare a sopravvivere.
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