Le mostre da non perdere nel 2025 a Parigi

L’anno è appena cominciato e, dopo aver dato una sbirciata ai film da non perdere in uscita nel 2025, è arrivato il momento di segnarsi sull’agenda le mostre più attese per quest’anno… O almeno, per la prima metà!
Dai maestri del Rinascimento all’arte moderna, passando per il cinema e la musica, la capitale francese promette un anno ricco di esposizioni straordinarie. Paura di perdervi in una programmazione troppo ricca? Nessuna paura, Parigi Grossomodo vi ha preparato una piccola selezione!

  1. Suzanne Valadon al Centre Pompidou

Dal 15 gennaio al 26 maggio 2025, il Centre Pompidou ospiterà una retrospettiva dedicata a Suzanne Valadon, figura emblematica e audace dell’arte francese. Le sue opere, cariche di emozioni e profondità, riflettono un’anima ribelle e innovativa.
La mostra si preannuncia già come un evento culturale di spicco: si tratta della prima monografia parigina sull’artista da quella che l’allora Musée National d’Art Moderne le aveva consacrato nel 1967.
L’expo presenterà circa duecento opere, tra dipinti e disegni, evidenziando la padronanza tecnica e l’espressività dell’artista. Si tratta di un’opportunità unica per approfondire la conoscenza di un’artista che ha saputo affermarsi in un’epoca dominata da figure maschili, influenzando profondamente la scena artistica parigina e oltre.
Attenzione: il Centre Pompidou prevede una chiusura per lavori di ristrutturazione dalla fine dell’estate 2025 fino al 2030. Pertanto, questa retrospettiva su Valadon sarà una delle ultime occasioni per visitare il museo prima dell’inizio dei lavori.

  1. Disco alla Philharmonie de Paris
© Philarmonie de Paris

Il 14 febbraio arriva alla Philharmonie de Paris “Disco” una mostra che farà battere il cuore a ritmo di musica. Con una celebrazione totale del fenomeno musicale e culturale che ha definito gli anni ’70, l’esposizione dedicata alla disco music promette un viaggio indimenticabile tra glitter, luci stroboscopiche e costumi iconici.
Più di un semplice revival, questa mostra esplora il rapporto della musica disco con la società, rivelandone le dimensioni politiche e il ruolo rivoluzionario nella lotta per l’uguaglianza e l’inclusione.
Tra vinili originali, memorabilia delle discoteche leggendarie e installazioni immersive, i visitatori avranno l’opportunità di scoprire come il disco abbia abbattuto barriere culturali e ispirato generazioni di artisti.
Ma non finisce qui: per tutta la durata dell’esposizione, la Philharmonie offrirà performance dal vivo e DJ set che trasformeranno il museo in una vera e propria discoteca. Un consiglio? Indossate scarpe comode, perché sarà impossibile resistere alla tentazione di ballare!

  1. Revoir Cimabue al Louvre

Per restare più sul classico, a partire dal 22 gennaio, il Louvre dedica una straordinaria retrospettiva (la prima nella sua storia) a Cimabue, maestro rivoluzionario del XIII secolo e figura chiave nella transizione tra l’arte medievale e il Rinascimento.
La mostra, intitolata “Cimabue – alle origini della pittura italiana” presenta una selezione unica di opere che testimoniano l’innovazione dell’artista nel rappresentare lo spazio e l’espressione umana. Attraverso una serie di dipinti e tavole provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni private, la mostra esplora il linguaggio visivo di Cimabue, caratterizzato da una raffinata ricerca sul colore e sulla luce.
Tra le opere in mostra spiccano il celebre Cristo Deriso e i pannelli provenienti dalla Maestà di Santa Trinita, che evidenziano la straordinaria capacità dell’artista di unire tradizione e innovazione.

  1. Artemisia Gentileschi al Jacquemart-André

Dovremo invece aspettare primavera (apertura prevista il 19 marzo) per visitare la retrospettiva che lo splendido Musée Jacquemart-André dedicherà ad Artemisia Gentileschi, figura emblematica del Barocco e una delle prime artiste a raggiungere fama internazionale.
La mostra esplora l’eccezionale talento pittorico di Artemisia e il suo coraggio nel rompere le convenzioni del suo tempo, proponendo una selezione di capolavori che ne raccontano la maestria e la visione unica.
Tra le opere esposte spiccano alcune delle sue interpretazioni di eroine bibliche e mitologiche, come la celeberrima Giuditta che decapita Oloferne.

Questa esposizione offre l’opportunità di riscoprire l’opera di una delle voci più audaci e rivoluzionarie della storia dell’arte, in un contesto intimo ed elegante come quello del Musée Jacquemart-André.

  1. Wes Anderson alla Cinémathèque Française

Prevista sempre per il 19 marzo, anche la mostra che la Cinémathèque Française ha deciso di consacrare all’universo unico di Wes Anderson.
Bozzetti originali, costumi e scenografie offrono uno sguardo privilegiato sulla sua estetica inconfondibile, fatta di simmetrie perfette e colori vibranti. Un’occasione imperdibile per entrare nel mondo visionario di uno dei più iconici autori del cinema contemporaneo.

  1. L’arte “degenerata” al Musée Picasso

Il Musée Picasso propone una mostra che ripercorre l’attacco all’arte moderna da parte del regime nazista, etichettata come “arte degenerata” negli anni ’30.Attraverso una selezione di opere significative di artisti come Otto Dix, Kandinsky, Chagall e lo stesso Picasso, l’esposizione esplora come questi creatori, censurati e perseguitati, abbiano sfidato l’oppressione con la loro audacia artistica.
Questa retrospettiva mette in luce le questioni politiche e ideologiche di quel periodo oscuro, celebrando al contempo la resilienza e l’innovazione delle avanguardie. L’apertura della mostra è prevista per il 18 febbraio.

CHI SIAMO

Dal 2013, Italiani a Parigi.

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