L’Italia su Grande Schermo – Aprile 2024 vacche magre

Qui l’articolo originale, in francese.

È decisamente magro, questo aprile 2024, per gli appassionati di cinema italiano! Anche dopo aver spulciato il calendario delle uscite di aprile 2024 in tutti i modi, non siamo riusciti a trovare nessuna nuova uscita o riedizione di una produzione italiana in Francia per tutto il mese. Caso più unico che raro… oltre che po’ triste!

L’unico evento degno di nota, alla Cinémathèque Française (Parigi 12°): una retrospettiva dedicata a Michelangelo Antonioni, quasi 17 anni dopo la sua scomparsa. L’occasione per immergersi in più di 50 anni di cinema (anche se l’essenziale della sua filmografia si concentra tra il 1950 e il 1982), in Italia (i famosi L’avventura, La notte, L’eclisse…) ma anche a livello internazionale (Blow Up, Zabriskie Point, o ancora il suo documentario girato in Cina nel 1972, nel mezzo della Rivoluzione Maoista Chung Kuo, Cina), passando anche per la sua ultima partecipazione a un film a sei mani (Eros, 2003) con Wong Kar-Wai e Steven Soderbergh.

A parte questo, questo aprile si annuncia davvero magro. Se proprio volessimo raschiare il fondo del barile, potremmo menzionare brevemente due produzioni americane: The First Omen, un film horror Disney che sembra essere ambientato a Roma (negli anni ’70, come il film di Richard Donner del 1976?), e che sa tanto di minestra riscaldata, almeno quanto il prequel de L’esorcista uscito l’anno scorso. Nemmeno la presenza del geniale Bill Nighy nel cast sembra sufficiente a far pensare che valga la pena di uscire di casa per andare a vederlo… E poi il 24 aprile, ci sarà l’uscita di Challengers, il nuovo film americano del palermitano Luca Guadagnino, che si preannuncia come una sorta di thriller sportivo/dramma romantico (esiste?), con una Zendaya che si è messa al tennis al suo ritorno da Arrakis. Ma anche qui, una collaborazione tra due dei peggiori studi americani (Amazon + Warner Bros, si salvi chi può!) che, a giudicare dal trailer, sembra più che altro una pubblicità di lusso (però di 2h11) per un famoso marchio di abbigliamento sportivo a tre strisce, tanto è onnipresente il suo logo… Se di sfida si tratta, sarà quella di non sentirsi presi in giro!

Quindi, almeno per questo mese è lontano dal bel paese che bisognerà cercare la propria felicità cinematograica. Forse col film di uno dei fratelli Coen (Drive Away Dolls, uscita il 3 aprile); del giapponese Ryūsuke Hamaguchi (Il Male non esiste, Leone d’Argento/Premio della Giuria al Festival di Venezia 2023, uscita il 10 aprile); dell’intrigante documentario Knit’s Island, “girato” in un videogioco (uscita il 17 aprile)? Gli appassionati di film di repertorio, potranno lasciarsi attirare da un film messicano degli anni ’60 (Lo Scheletro della signora Morales di Rogelio A. González, riedizione il 3 aprile); un thriller cult che non vi farà più prendere autostoppisti a bordo(The Hitcher di Robert Harmon (1986), riedizione il 10 aprile) o, naturalmente, la possibilità di (ri)scoprire RoboCop (il primo, firmato Verhoeven, dal 24 aprile) sul grande schermo nella sua nuova copia 4K. E poi, oltre ad Antonioni, bisogna menzionare che la Cinémathèque (ancora!) si dedica a partire da questo mese al blu-Avatar, con una mostra + una retrospettiva dedicate a James Cameron!

Infine, merita di essere sottolineato:  Abbiamo ancora domani di Paola Cortellesi continua il suo bel percorso nelle sale francesi. Anche se non raggiunge i record di incassi che ha potuto ottenere al botteghino in Italia, il pubblico francese sembra conquistato: dovrebbe diventare questa settimana il più grande successo di un film italiano dal 2015 di Mia Madre di Nanni Moretti… pas mal per un primo film. Se non avete ancora trovato il tempo di andarci, è ancora in programmazione in una vasta selezione di cinema indipendenti e multisalee.

Per quanto riguarda le proiezioni speciali a Parigi, ci sono anche alcune annunci:

  • Molta felicità in continuazione al Champo (Parigi 5°) all’inizio del mese, poiché oltre alla retrospettiva del geniale regista britannico Michael Powell e alla ripresa del capolavoro sovietico di Akira Kurosawa Dersu Uzala, potete sempre vedere la copia restaurata de Il Nome della Rosa di Jean-Jacques Annaud, adattato da Umberto Eco e già menzionato in queste righe nei mesi precedenti. Da notare: gli appassionati di Sean Connery su grande schermo potranno anche godere di due proiezioni del film nel nostro amato Max Linder Panorama (Parigi 9°), le mattine del 6 e 7 aprile (11:30).
  • Il 5 aprile sera, alla Cinémathèque Française (sempre!), doppio programma dedicato alle Rarità Italiane, con Una voglia da morire, 1964 di Duccio Tessari, seguito da L’Ultima chancedi Maurizio Lucidi, l’ex montatore di Dino Risi. Attenzione: le dette rarità saranno proiettate in 35mm ma in VF!
  • L’8 aprile alle 19:15, nuova lezione di cinema alla Filmothèque du Quartier Latin (Parigi 5°), intorno all’indispensabile Il Buono, il Brutto, il Cattivo di Sergio Leone. È necessario dire di più?
  • Il 23 aprile, il tradizionale cine-club “La dernière séance” prosegue la sua stagione italiana al Brady (Parigi 10°) con un film di Damiano Damiani, Quién Sabe? 1966: l’inventore del western zapata (sottogenere del western spaghetti), con Gian Maria Volonté e Klaus Kinski… ¡Ay caramba!

Traduzione: Gloria Liccioli

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Dal 2013, Italiani a Parigi.

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