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Luglio tra tra festival all’aperto, retrospettive d’autore e nuove uscite in sala.
Tra le Arènes de Lutèce, la Cinémathèque Française e il 5 Caumartin il mese di luglio regala un concentrato di cinema italiano: un festival festoso e militante, la riscoperta di un regista di culto e un’uscita molto attesa.
Dolcevita sur Seine

Ormai, da quattro anni, il cinefilo che dice estate parigina dice Dolcevita Sur Seine. Luglio, infatti, si apre con un appuntamento imperdibile per chi ama il cinema italiano e l’asse culturale Roma-Parigi che tanto ha regalato alla settima arte nel corso dei decenni. Dal 4 all’8 luglio, le Arènes de Lutèce ospitano la quarta edizione del festival Dolcevita-sur-Seine: cinque giorni di proiezioni gratuite all’aperto, tra grandi classici restaurati, anteprime e incontri culturali. L’iniziativa è organizzata da Palatine, associazione fondata nel 2022 da quattro franco-romane – Claire Corbetta-Doll, Anaïs Ginori, Francesca Pierantozzi e Cristina Piovani – con l’intento di celebrare il “gemellaggio” tra le due capitali attraverso due festival connessi: Dolcevita-sur-Seine a Parigi e Nouvelle Vague sul Tevere a Roma.
La programmazione rende omaggio al cinema italiano con capolavori come Roma città aperta di Roberto Rossellini (proiettato in apertura in versione restaurata a 80 anni dall’uscita), Il sorpasso di Dino Risi, Medea di Pier Paolo Pasolini e La famiglia di Ettore Scola. Tra i film contemporanei in anteprima, Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre (con Elio Germano) e L’arte della gioia di Valeria Golino, tratto dal romanzo di Goliarda Sapienza.
Non mancano gli appuntamenti collaterali: la mostra fotografica Ti amo, Cinema!, realizzata in collaborazione con la Cineteca Nazionale, racconta la lunga passione franco-italiana per il grande schermo. Il concorso Ristretto, giunto alla terza edizione, vede la partecipazione della Fémis e del Centro Sperimentale di Cinematografia. Novità 2025, il Prix Dolcevita – Italian Screens premierà un film inedito diretto da una regista italiana, scelto dal pubblico tra quattro opere in gara.
Il nostro consiglio? Fatevi un giro sul loro sito e spulciatevi la programmazione… Ci vediamo là!
Il ritorno di Antonio Margheriti
Dal 2 al 19 luglio, la Cinémathèque Française dedica una retrospettiva ad Antonio Margheriti, regista e sceneggiatore italiano noto per la sua instancabile attività nei territori del cinema di genere. Nato a Roma nel 1930 e attivo fino alla metà degli anni Novanta, Margheriti ha attraversato decenni di produzione popolare firmando film di fantascienza, horror gotico, avventura e azione. Il pubblico internazionale lo ha spesso conosciuto sotto lo pseudonimo di Anthony M. Dawson, utilizzato per rendere più esportabili le sue opere, in un’epoca in cui l’Italia era un laboratorio prolifico per il cinema di consumo globale.
Solido artigiano della “Serie B” italiana, Margheriti si è distinto per l’inventiva visiva, il gusto per l’effetto speciale artigianale e la capacità di adattarsi alle tendenze del momento senza mai perdere una firma personale. La retrospettiva ne ripercorre le tappe principali, partendo da titoli come Danza macabra (1964), I lunghi giorni della vendetta (1967), Il pianeta errante (1966) e Contronatura (1969), proposti in copie restaurate o in 35mm, per restituire tutta la materialità del cinema dell’epoca.
Vittoria
Infine, l’uscita francese di Vittoria (presentato in anteprima al Dolcevita-sur-Seine) è prevista per il 23 luglio. Si tratta del nuovo film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, già autori del notevole Butterfly. Presentato alla Berlinale 2024 nella sezione Generation, Vittoria racconta l’incontro tra una giovane promessa della boxe e una figura materna fuori dagli schemi, sullo sfondo di una periferia romana lontana dai cliché abituali.
Un’estate italiana al 5 Caumartin
Dal 23 luglio al 19 agosto torna al 5 Caumartin L’été du film italien, con una selezione che intreccia con maestria grandi classici da (ri)scoprire sul grande schermo, film rari di grandi registi – spesso poco programmati in Francia… e qualche novità. Al centro della scena c’è Francesca Comencini con Prima la vita (uscito in Italia come Il tempo che ci vuole), film autobiografico sulla fine dell’infanzia e sul rapporto della regista con il padre, il grande Luigi Comencini, presentato a Venezia l’anno scorso (ne avevamo parlato nella nostra rubrica di febbraio 2025).
Accanto a lei, in programmazione, ritroviamo proprio papà Luigi con ben tre titoli: Le avventure di Pinocchio (ancora oggi l’adattamento più tenero e malinconico del burattino di Collodi), il bellissimo Un vero delitto d’amore e il meno conosciuto Senza sapere niente di lei.
Accanto a Comencini altri mostri sacri del grande schermo: da Zurlini a Tornatore, da Fellini con La strada a I pugni in tasca di Bellocchio, passando per Amici miei di Mario Monicelli, che – teniamo a segnalarlo – è uno dei nostri film preferiti in assoluto.
Oltre ai grandi classici, il programma propone anche titoli più recenti, firmati da registi più o meno noti al pubblico francese: Io sono l’amore di Luca Guadagnino – primo capitolo della cosiddetta “trilogia del desiderio” conclusasi con Call Me by Your Name – Lo chiamavano Jeeg Robot, godibilissima commedia supereroistica diretta da Gabriele Mainetti, con ottimi Claudio Santamaria e Luca Marinelli; e La dea fortuna del regista italo-turco Ferzan Özpetek, vera e propria star in Italia ma poco distribuito in Francia.
Tra le uscite più recenti segnaliamo Primadonna, primo lungometraggio di Marta Savina ispirato alla storia di Franca Viola, e Familia, film di Francesco Costabile uscito lo scorso anno nelle sale italiane.
Che siate nostalgici del cinema italiano di una volta o curiosi di scoprirne le nuove voci, una cosa è certa: anche quest’estate, il 5 Caumartin ci porta a casa.
Come sempre, viva il cinema! E, vista l’afa di luglio a Parigi… viva le proiezioni all’aperto e le sale buie (e climatizzate)
Foto di copertina: ©Kokoedit-Dolcevita-sur-Seine