Come votare dall’estero per il Referendum dell’8 e 9 giugno 2025

Magari ultimamente non avete seguito molto il dibattito in Italia. Oppure – generalmente – non seguite molto la politica del Belpaese… Insomma, fino ad oggi non vi siete interessati al Referendum che si terrà in Italia l’8 e il 9 giugno 2025 e adesso che qualcuno ve ne parla cadete dal pero: oddio, come faccio a votare dall’estero?

Niente panico: vi spieghiamo tutto in questo articolo!

Prima cosa da sapere: i cittadini italiani iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) riceveranno il plico elettorale a casa e potranno votare per corrispondenza per i cinque quesiti referendari.

Chi riceve il plico

Il plico elettorale viene inviato automaticamente a tutti gli iscritti AIRE. Contiene:

  • il certificato elettorale
  • la scheda o le schede referendarie
  • due buste (una bianca e una affrancata)
  • le istruzioni per votare

Il plico dovrebbe arrivare entro la fine di maggio. Attenzione: se non lo ricevete entro il 26 maggio 2025, dovete contattare subito il consolato di riferimento per chiederne un duplicato.

Come si vota

Le votazioni, come già accennato, avvengono per corrispondenza.
Vabbé, non abbiamo dubbi che lo sappiate fare, ma la prudenza non è mai troppa:

  1. Barrate o NO sulla scheda, seguendo le istruzioni.
  2. Inserite la scheda votata nella busta bianca (senza scrivere nulla sulla busta!).
  3. Chiudete la busta bianca e mettetela nella busta affrancata, insieme al certificato elettorale firmato.
  4. Spedite la busta affrancata il prima possibile: deve arrivare al Consolato entro e non oltre le 16.00 (ora locale) del 6 giugno 2025.

Le schede che arriveranno dopo tale scadenza non saranno considerate valide.

È possibile votare in Italia?

Sì, ma va chiesto in tempo (e il tempo stringe): per farlo si deve presentare una domanda scritta al proprio consolato entro il 26 aprile 2025.
E – cela va sans dire – dovrete sostenere le spese di trasporto.

Ma quindi per che cosa si vota?

 

Ok, magari vi siete proprio persi un po’ l’attualità italiana… Nessun problema: qui sotto trovate i cinque quesiti spiegati in modo semplice. Per approfondire, tutte le informazioni sono disponibili sul sito della CGIL, promotrice della raccolta firme che ha portato a questo referendum.

  1. Licenziamenti illegittimi

Vuole cancellare il contratto a tutele crescenti per ripristinare il diritto al reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento senza giusta causa.

  1. Indennità per licenziamenti nelle piccole imprese

Chiede di togliere il tetto massimo all’indennizzo per chi viene licenziato ingiustamente nelle aziende con meno di 15 dipendenti.

  1. Contratti a termine

Vuole limitare la possibilità di allungare i contratti a termine oltre i 12 mesi senza giustificazioni, per favorire il lavoro stabile.

  1. Responsabilità negli appalti

Mira a rendere nuovamente responsabile il committente in caso di infortuni sul lavoro anche se avvenuti nell’ambito di appalti e subappalti.

  1. Cittadinanza

Propone di ridurre da 10 a 5 anni il tempo minimo di residenza legale per i cittadini stranieri non comunitari per chiedere la cittadinanza italiana.

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