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Per i parigini (di qualunque nazionalità essi siano) amanti del cinema del Belpaese vi sono – talvolta – dei mesi di vacche grasse. E poi, a volte, ci sono dei mesi come questo febbraio 2024 appena iniziato. Nel quale, tra il come-back dei blockbusters americani (Dune 2, il biopic su Bob Marley, il Marvel Madame Web …) dopo un gennaio povero di pop-corn movies, l’arrivo in sala di numerose commedie francesi di dubbio gusto e valore cinematografico (il ritorno di Christian Clavier, Kev Adams et Dany Boon… aiuto !), ma anche – per fortuna – qualche titolo art et essai più accattivante (Green Border, Nuit noire en Anatolie, Le successeur di Xavier Legrand, l’Orso d’argento a Berlino 2000 especies de abejas o l’intrigante Eurêka con Viggo Mortensen, giusto per citarne qualcuno), sembra proprio che le produzioni italiane abbiano avuto difficoltà a trovare la strada verso le sale transalpine.
Piccola guida ai film italiani che vi si sono guadagnati un posto, con uno strano fil rouge ad accomunarli: sono tutte produzioni… all’americana!
LE NOVITÀ IN SALA
Per una partenza in quarta, gli amanti dei motori non si perderanno Race for Glory: Audi vs Lancia di Stefano Mordini. Dietro a questo titolo in stile americano si nasconde in realtà una coproduzione bilingue italo-inglese con Daniel Brühl e Riccardo Scamarcio (ahi), il quale firma anche la sceneggiatura (doppio ahi), che ripercorre la rivalità tra i due costruttori automobilistici durante il campionato del mondo di rally del 1983.
E sappiate il mercato francese gode di un’anteprima eccezionale, dato che il film esce in Francia già mercoledì 7 febbraio, ma verrà distribuito in Italia solo alla fine del mese. L’ideale per vendicarvi, a colpi di spoiler, del cugino che alla cena di Natale in Italia vi ha attaccato un bottone clamoroso a proposito di auto di grossa cilindrata!
Il 21 febbraio, la casa di distribuzione Les Acacias prevede la ri-uscita in Francia de Il nome della rosa di Jean-Jacques Annaud, enorme produzione italo-franco-tedesca del 1986 con il leggendario Sean Connery, ovviamente tratto dal romanzo omonimo del non meno leggendario Umberto Eco. È ancora necessario presentare questo iconico film medievale, vincitore all’epoca del premio César per il miglior film straniero e di diversi David Di Donatello? Non ci sembra proprio. La sua ri-uscitaal cinema permetterà di restituire il giusto valore alla fotografia di Tonino Delli Colli (direttore della fotografia del film, ma anche delle più grandi opere di Sergio Leone o Pasolini, per fare qualche esempio).
Infine, in un altro registro, il 28 febbraio uscirà la versione integrale del documentario Tiziano, l’impero del colore, diretto da Laura Chiossone e Giulio Boato. Produzione americana (in particolare attraverso il gruppo Sky) ma direzione artistica e maestranze tutte italiane.
Il film si concentra, ovviamente, sull’opera del famosissimo Tiziano Vecellio, detto Tiziano, attraverso numerosi interviste a conservatori, storici e artisti. L’ideale per vendicarvi del cugino che alla cena di Natale vi ha parlato solo di auto di grossa cilindrata, sommergendolo con la vostra conoscenza della pittura del XVI secolo durante il pranzo di Pasqua… Ihihih!
QUALCHE PROIEZIONE SPECIALE
Oltre a queste uscite e ri-edizioni, abbiamo annotato alcune proiezioni uniche che questo mese potrebbero soddisfare la curiosità dei più ferventi cinefili italo-parigini:
Il 20 febbraio alle 20:30, nell’ambito del cineclub La nuova proiezione attualmente in piena stagione italiana, il Brady (X arrondissement) propone una proiezione unica di Salvatore Giuliano di Francesco Rosi (regista del geniale Le mani sulla città), racconto della vita del criminale siciliano omonimo, che ha valso al suo autore l’Orso d’oro come miglior regista a Berlino nel 1951.
Dopo una pausa a gennaio, il cineclub Caro Ennio (omaggio al grande Morricone), che festeggia il suo terzo anno di esistenza, tornerà il prossimo 25 febbraio nella mia sala preferita: il Max Linder Panorama.
In programma, un vero cult movie: la commedia franco-italiana La Cage aux folles di Édouard Molinaro (1978), con Ugo Tognazzi e Michel Serrault. La proiezione sarà presentata da Marc Olry, accompagnato da Nathalie Serrault e Jérémie Imbert, e il caffè sarà offerto dalla sala prima del film! Una bella occasione per rivedere il film e di apprezzare la musica del Maestro.
La Cinémathèque Française – un’istituizone! – propone tre proiezioni di gialli nel suo ciclo cycle Le Cinéma d’horreur en 25 films indispensables : Inferno di Dario Argento e Zombi 2 di Lucio Fulci (attenzione, quest’ultimo è in 35mm ma in lingua francese) il 17 febbraio, e La maschera del demonio di Mario Bava il 21 febbraio. Ovviamente da non perdere anche gli altri film del ciclo!
Per finire, segnaliamo una chicca, più insolita che cinefila: l’8 e il 9 febbraio, i nostri compagni del Luminor Hôtel de Ville (IV arrondissement, sala minacciata di chiusura da molti mesi per meschine motivazioni immobiliari) proporranno nel loro “salotto” la trasmissione in diretta del festival di Sanremo! Da notare, sarà necessario aderire all’associazione Luminor Résiste! per poter consumare al bar (minimo 5€ ed è per una buona causa: i proventi serviranno a finanziare le azioni di difesa del cinema).
ANCORA IN SALA
Infine, alcune uscite delle ultime settimane sono ancora presenti in sala. Utile se,come me, avete la sciagurata tendenza ad aspettare l’ultimo minuto per andare a vedere i film al cinema (ma – sinceramente: c’erano così tante cose da fare da fare a gennaio… come recuperare i film in ritardo del 2023, per esempio!).
Qualche titolo: potete ancora trovare ancora qualche proiezione dell’ultimo film di Matteo Garrone, Io, Capitano, uscito all’inizio di gennaio, che sembra trovare più facilmente il suo pubblico nei multiplex che nelle sale d’art et essai. Inoltre, ancora in programmazione al Christine Cinéma Club (VI arrondissement), la riproposizione di Bellissima di Luchino Visconti (1951), l’ultimo film neorealista del regista, con Anna Magnani.