Il favoloso mondo della drague on line

tinder_pgScuotendo elegantemente la sua chioma dorata, lei si gira e solleva lo sguardo con un lentissimo movimento di palpebre che il cervello di lui tramuta in un interminabile ralenti accompagnato da una zuccherosissima ballata romantica. Risponde con un sorriso inebetito. Poi cerca in fretta e furia di mettere insieme una frase d’approccio che non sia né troppo banale né troppo melensa né troppo maschilista né troppo pretenziosa né troppo qualunquista e, prendendo il coraggio a due mani, va a parlare con lei. Ridono. Lui le offre un bicchiere. A fine serata osa chiederle il numero di telefono e poi…

Stop stop stop!

Ci avete davvero creduto? Oh, c’est mignon! Che tenerezza…

Ma no! Lo sapete anche voi che nella vita vera la drague ormai risponde a nomi come Tinder, Adopteunmec, Happn e altre diavolerie virtuali. Se non lo avete ancora capito, è ora di darvi una svegliata. Sono finiti i tempi in cui i siti di incontri erano roba da ragazzoni quarantenni con quattro menti o vielles filles con i foruncoli sotto le ascelle. Come lo/la volete? Un giovane rampollo di buona famiglia? La studentessa di cinema con gli occhiali dalla montatura grossa? Un artistoide con l’aria da cattivo ragazzo? Cercate una storia seria o soltanto un giro di giostra? Ce n’è per tutti i gusti. Nessuno escluso.

Nella città in cui rimediare un appuntamento con qualcuno è facile come schioccare le dita, l’approccio passa sempre più spesso dallo schermo di un computer, da una notifica sullo smartphone, da un errore di ortografia impresso in maniera indelebile nell’historique della vostra chat. Voi che sognavate il principe azzurro su un cavallo bianco, mettetevela via e cercate di ricordarvi in quale fichier avete imbucato quella foto sovraesposta dove sembrate più magri, più belli, più sexy.

Vietato prendersi troppo sul serio, va da sé, ma, se siete single, perché rinunciare a questa possibilità che, oltretutto, è anche piuttosto divertente? Allora, visto che noi di Parigi Grossomodo vi vogliamo bene, abbiamo testato personalmente le applicazioni e siti di incontri più utilizzati della capitale. Eccole qua.

 

Tinder

Probabilmente l’applicazione di incontri più in voga della capitale francese. Altro non è se non la versione rivista e corretta della newyorkese Grindr, che spopola ormai da anni nella comunità gay europea e oltreoceano. Tutto funziona unicamente su smartphone, ci si può registrare o connettere semplicemente tramite il proprio conto Facebook. La seconda opzione permette di selezionare facilmente alcune foto, eliminare dalle possibili scelte amici e amici di amici e di rendere “pubblici” i propri “Mi piace”, in modo tale che, oltre alle immagini e a una succinta frase di presentazione, tra i parametri di scelta si possono far rientrare anche eventuali interessi in comune, puntualmente segnalati sul profilo altrui qualora coincidano con i nostri. Voilà. Una volta la registrazione effettuata, comincia il défilé: che siate etero, omo o bi, assisterete a una carrellata di potenziali partner che avrete il privilegio di scegliere (a destra) o gettare via per sempre (a sinistra). C’è un sacco di scelta, dunque questo simpatico esercizio superficialotto, che vi consigliamo di condividere con un/a amico/a per non perdervi il succulento momento dei commenti triviali, può durare un tempo infinito. Ovviamente, essendo l’applicazione fatta in modo che possiate pécho senza troppo sbattimento, è possibile regolarne i parametri in modo tale che vi siano presentate soltanto le persone collocate nel raggio di un numero ristretto di chilometri. Insomma, in seguito, se una o più delle persone che avete scelto vi ha/hanno scelto a loro volta, potrete dare inizio alla chat. Raramente mi è capitato di assistere a conversazioni dall’alta levatura culturale, ma del resto ce n’est pas le but. Molto spesso, invece, bastano poche battute prima di un invito ad andare a bere un bicchiere o a vedere l’altrui collezione di farfalle. Rapido, efficace, no perditempo, dritto all’essenziale. Ecco, magari non aspettatevi il principe azzurro. Quoi que…

 

Happn

Il principio è più o meno lo stesso di Tinder, esportato in chiave esclusivamente parigina. L’obiettivo annunciato è quello di ritrovare il bonazzo che avete incrociato in metro un secondo prima che le porte si chiudessero per sempre dietro di lui o sapere chi è la jolie fille che vi ha lanciato uno sguardo seducente mentre correvate al lavoro questa mattina. Non penso ci siano ancora abbastanza iscritti perché questo concetto sia già una realtà, ma a giudicare dalle energie impiegate in pubblicità e alla vera e propria mania per le applicazioni di incontri, credo che il marchio non tarderà a raggiungere lo scopo. Certo che gli annunci su “Metro” erano così deliziosamente e romanticamente retro… Ad ogni modo, su Happn il livello di bonezza pare abbastanza elevato, e lo dico da donna eterosessuale, ma penso che i maschi potrebbero dire lo stesso. In più, come con Tinder, il vantaggio è il livello di sbattimento pressoché nullo: l’applicazione ti mostra di default le persone che si trovano vicino a te, tu scegli mettendo un cuoricino oppure gettando via per sempre il profilo della persona che, in questo caso, non ti si ripresenterà mai più. In seguito, se tra quelli che hai selezionato c’è qualcuno che a sua volta ha selezionato anche te, allora potrete discorrere e se son rose fioriranno.

 

Adopteunmec

Sito internet ma anche applicazione, Adopteunmec è la vecchia guardia. Conosciuto pressoché universalmente da tutta una tranche d’âge che viaggia indiscriminatamente tra i 18 e i 50 anni, con una maggioranza di aitanti 20/30enni, si presenta come un supermercato dedicato a un pubblico esclusivamente femminile. Ai maschi l’arduo compito di selezionare delle foto in cui sembrano giovani e piacenti e compilare un dettagliato profilo che sia in grado di attirare le grazie delle potenziali seduttrici. Donne e uomini possono decidere di dare quante più informazioni possibili: dal tipo di cucina prediletta alle serie tv, dai gusti cinematografici a quelli musicali, dal proprio carattere alle aspettative sul potenziale partner. Completamente gratuito per le donne, ai maschi offre alcune funzionalità soltanto a pagamento. Tra queste, la possibilità di mandare degli charme ai profili femminili di loro gradimento. Alle donne il potere: soltanto accettando lo charme o mettendo nel panier il maschio prescelto, la femmina offre all’altro il privilegio di discorrere in chat. Questo ovviamente è vero soltanto in apparenza perché, come noi giovani donzelle sappiamo bene, le vie dell’intortamento maschile sono infinite e so per fonti sicure che esistono dei veri e propri professionisti di Adopteunmec in grado di far passare lucciole per lanterne. Dunque, ancora una volta, divertitevi, ma, perlamordiddio, non vi prendete troppo sul serio!

 

E les voilà, le tre corone della drague on line. Ma se vi volete sbizzarrire, la galassia dell’incontro 2.0 offre possibilità straordinarie. Siti con selezione all’ingresso per internauti esclusivi (www.attractiveworld.com, beccatevelo), siti per persone di diverse confessioni religiose, siti per gente di destra, per gente di sinistra, addirittura per gli italiani in Francia (http://sonopazzodite.com/). Però, se davvero volete trovare l’amore, si vocifera che l’indirizzo da digitare sia questo: http://www.cupidon.com/

 

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Dal 2013, Italiani a Parigi.

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