Via dalla pazza folla, le gite fuori porta a Parigi

Bella eh, Parigi, per carità. Però, ecco, sarà che, nonostante siano più di dieci anni che mi incastro in metro rigurgitanti di gente, vado a passeggio in Rue des Martyrs e prendo il mio bicchiere di Bordeaux seduta in terasse, in cuor mio resto sempre una “campagnola”. Insomma, mettetela come vi pare, ma – per quanto la vita in città abbia i suoi lati positivi – la mia soglia di tolleranza al viver cittadino è ancora paurosamente bassa, e non bastano il Bois de Boulogne, il Bois de Vincennes o le Buttes-Chaumont a farmi riprendere fiato.

Ma Parigi, da brava ruffiana qual è, conosce il segreto per farsi amare anche dagli incostanti come me: lasciarci liberi. Liberi di lasciarla di tanto in tanto per andare a rigenerarsi altrove (per poi dire, quando nel bled sperduto dove siamo finiti i bar chiudono alle sette: “ma stiamo scherzando? Ma che è questo mortorio?!”).

Fuor di metafora: uno dei grandi assi nella manica di Parigi è che con uno sforzo economico piuttosto modesto (il prezzo di un treno regionale o di una RER), e con un investimento di tempo altrettanto sostenibile (un’oretta o poco più di tragitto) ci si può concedere una bella gita fuori porta di un giorno o due, giusto il tempo che ci serve per disintossicarsi dalla capitale!

Ecco, dunque, un paio di suggerimenti per tutti coloro che hanno voglia di farsi una giornata o due fuori Parigi!

Non vi bastano? Eccovene qualche altro allora!

ChartresNotre_Dame_de_Chartres

Un grande classico, è vero. Ma come non citare una delle più belle chiese di Francia e, forse, il più riuscito esempio di architettura gotica del mondo? Con i suoi imponenti portali scolpiti, le splendide vetrate del XIII secolo e il famoso “labirinto” che i pellegrini un tempo percorrevano in ginocchio, la Cattedrale di Chartres è una delle più famose d’Europa; e il paese non è da meno, nonostante i bombardamenti della prima e della seconda guerra mondiale abbiano danneggiato in modo irreparabile alcuni dei suoi monumenti storici.

Come andarci? Più semplice di così si muore: un’ora spaccata di TER da Montparnasse e arrivate nelle centralissima stazione di Chartres. Il prezzo del biglietto si aggira attorno ai 15 € a tratta, un po’ meno su alcuni treni per chi ha meno di 26 anni.

Auvers-sur-Oise

Un nome che richiama subito l’arte. Auvers-sur-Oise è nota soprattutto per essere stata l’ultima residenza di Vincent Van Gogh, che vi morì suicida e che è sepolto, accanto al fratello Théo, nel piccolo cimitero locale. Oltre al maestro dei Girasoli, però, la lista di artisti che vi hanno passato un periodo più o meno lungo della propria carriera è lunga. Cito solo Cézanne, Pissarro e Corot. Giusto per far tre nomi a caso, ecco. Oltre al “ridente paesino”, come recitavano le guide del Touring negli anni ’90, nel quale si può ancora visitare la camera di Van Gogh, a Auvers si trova l’omonimo castello, costruito nel XVII secolo, che oltre all’interesse storico ospita una splendida (ma purtroppo non molto economica) expo multimediale dedicata all’impressionismo “Voyage aux temps de l’impressionisme”.

Per chi ama immergersi nella natura, oltre che nell’arte, ci sono diverse randonnée possibili nei dintorni.

Come andarci? Da Gare du Nord ci vuole poco più di un’ora, con un cambio a Pontoise (TER H o RER C). La cosa figa è che durante la bella stagione (da metà marzo a metà ottobre) esiste un diretto che vi ci porta in mezz’ora! Per quanto riguarda i prezzi con una ventina d’euro dovreste farvi andata e ritorno. Anche meno se riuscite a capire come funzionano i biglietti alla giornata dell’SNCF!

Crecy-la-ChapelleCrecy la Chapelle

A meno di un’ora da Gare de l’Est questo borgo medievale, che si è meritato l’appellativo di Venise briarde per i suoi numerosi canali (chiamati brasset), ha un fascino discreto e romantico. Oltre ad una passeggiata che vi faccia scoprire la bella torre civica (che ospita la più vecchia campana del dipartimento) e la Collegiale di Notre-Dame-de-l’Assomption che domina la vallata, potete farvi una bella gita nella campagna circostante: canali, ponti, mulini… Vi sembrerà di stare in un racconto di fate, dove il tempo si è fermato!

Come andarci? Da Gare de l’Est con la linea P, si cambia a Esbly e in totale ci vogliono circa 50 minuti e una dozzina d’euro.

Allora, dove andiamo per Pasquetta?

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CHI SIAMO

Dal 2013, Italiani a Parigi.

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